English French German Italian Portuguese Russian Spanish
  datario
VEN 17
MAGGIO
 
jonio
Breaking
Jonio
25/04/2022 16:41:16 Rogliano: Serata di premiazioni per poeti e narratori     18/01/2022 17:40:14 VACCARIZZO A./SINDACO RINGRAZIA ASP E VOLONTARI SONO 31 I CASI DA ACCERTARE     29/12/2021 14:08:00 Vaccarizzo Albanese - Domenica 16 gennaio 2022 nuovo vax day     09/03/2021 16:12:28 Acri: Le occasioni formative dell’Istituto Falcone     13/02/2021 19:56:03 «Solo 89 comuni calabresi superano il 65% di raccolta differenziata»  
txtRICERCA
 
 
 
 
 
 

Reclame
 
 

cento sindaci della provincia di Cosenza scrivo al Presidente Conte “Non ci abbandonate“
“Abbiamo bisogno di atti concreti e tempi consoni per scongiurare che l’emergenza volgi a tragedia“
 venerdì 20 marzo 2020 08:54
cento sindaci della provincia di Cosenza scrivo al Presidente Conte “Non ci abbandonate“ Da Acquaformosa a Zumpano, torna a levarsi la voce dei sindaci della provincia di Cosenza. Ancora una volta, cento amministratori locali del Cosentino – ancora assente la firma di Mario Occhiuto a nome del capoluogo – scrivono al Governo. E invocano «atti concreti e tempi consoni per scongiurare che l’emergenza del momento domani volga in tragedia». I sindaci sono sempre più sconfortati dall’aumento dei casi di contagio. E temono che fuori dalla Calabria non siano chiari i problemi che i loro territori vivono negli ultimi tempi: «carenza di medici e personale sanitario; inadeguatezza di molte strutture ospedaliere, insufficienza di posti letto, macchinari e strumentazioni idonee; totale mancanza di presidi sanitari di protezione utili al personale per operare in sicurezza». Ad acuire le difficoltà il «silenzio assordante» dei parlamentari locali. Ingiustificabile a loro avviso, tanto quanto i ritardi della Regione nel rendere operatvi Consiglio e Giunta. Il decreto Cura Italia, invece di alleviare le sofferenze, ha aumentato le preoccupazioni. I sindaci lamentano «l’abbandono al proprio destino del Sud e della Calabria». Nelle misure adottate non trovano traccia di fondi e risorse per i Comuni che stanno affrontando l’emergenza. Né scorgono alcun «impegno preciso, definito e congruo» per risollevare le sorti della sanità locale. E così avvertono l’obbligo di chiedere al Governo di agire al più presto per tutelare le loro comunità. L’appello a Conte contiene richieste precise: l’invio delle «necessarie ed indispensabili dotazioni sanitarie per medici e paramedici», innanzitutto. Ma il Governo deve anche «destinare agli ospedali calabresi -sin da subito- uomini, mezzi e strumenti idonei, aumentando i posti di rianimazione». Un intervento, quest’ultimo, da accompagnare alla «riapertura degli ospedali chiusi, delle strutture dismesse e di quelle inutilmente riconvertite, così da aumentare i posti letto in terapia intensiva». E se ciò non bastasse, perché non valutare anche «la messa a disposizione di strutture, medici e paramedici, offerta da imprenditori privati che operano nel campo della sanità calabrese»? I cento pretendono che il Governo «coadiuvi e supporti i Comuni, le forze dell’ordine ed i volontari di Protezione civile, con nuove risorse, adeguati mezzi e dispositivi di protezione individuale, di cui – ancora oggi – risultano totalmente sforniti». «La Calabria – concludono – attende le dovute risposte; la nostra gente non può essere abbandonata al proprio destino».
Articolo letto 478 volte     COMUNICATO STAMPA
Leggi in pdf
 
 
 
#sindaci scrivono
 
QR-Code
Copyright © 2014-2024 Corigliano Informa Tutti i diritti riservati. Direttore editoriale Giacinto De Pasquale
Accesso Riservato Powered by by Giovanni Gradilone